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Prendere alla lettera

Prendere alla lettera

30 Aprile 2022 AIXA
Prendere alla lettera le parole degli altri può condurre a risultati inattesi; centrare l'obiettivo, diventare una iattura; tentare di giustificarsi, complicare le cose. Mentre il professore dà le spalle agli studenti riprende lo scambio di dispetti reciproci fra Leo e Francesco, compagni di scorribande e di cadute. Leo ha ancora il braccio ingessato. Francesco ha un lato del capo con i capelli rasati per i postumi del trauma. Stanno bisticciando.

Francesco ha appena scritto qualcosa sul braccio ingessato di Leo. Reazione immediata: botta in testa e tifo di incitamento alla lotta dei vicini di banco. Il professore si gira, tutti soffocano le risate. Francesco che ha portato la mano alla testa la osserva per vedere se ci sono tracce di sangue. Non hai niente frignone, lo rassicura Leo. Tu sei scemo al quadrato. Tu tonto da legare. Quando finalmente il professore con lo sguardo ha fatto zittire tutti e chiede spiegazioni, quelle che gli vengono fornite sono della serie: no prof, ci sono stati solo scambi culturali / Del tipo? / Do ut des! / E cioè? / Più dura la testa o il braccio? Che fanno ridere tutti e indispettire il professore che espelle i due contendenti dopo aver osservato il rossore sulla testa di Francesco e aver letto sul braccio di Leo la scritta: fesso chi si rompe!!!

Un paio di giorni di sospensione dalla scuola per entrambi.

Whatsapp di Paola a Ricky.

Non chiami mai / ma proprio mai!! / canticchia la nonna di Leo quando il figlio è all’estero / sul motivo di una vecchia canzone / non cera il whatsapp / Cmque di te non voglio sapere niente / come sta Maggy? 

Stancamente bene / X il veterinario tutto normale / da quando è pregna / sempre adagiata sulla sua coperta

Con in pancia da 6 a 8 cuccioli vorrei vedere te!

Ah! ahhh!!! / dimentichi che hai posto tu dei limiti alle mie chiamate / c’eravamo appena conosciuti / sapevo che avevi bisogno d’incoraggiamento / mai avrei sospettato una minaccia d’accusa di stalking !!! / a me??? per averti telefonato due volte di seguito nella stessa giornata?

Ma va? Non ricordo bene. E perché secondo te avrei avuto bisogno d’incoraggiamento?

Una separata o divorziata, non ancora ho capito bene / lascia un Riccardo e attacca bottone con un altro Riccardo / è perlomeno insicura, o no?

Hai preso tu l’iniziativa / complici i nostri cani / Ti posso chiedere un favore? / ti chiamo e faccio prima

Ricky, bisogno di un favore: quello di lasciarti per mezza giornata Leo. È stato sospeso dalla scuola, la nonna ha un controllo medico prenotato da tempo. Ed io se continuo ad assentarmi dal lavoro ho paura di perdere il posto.

Va bene, non c’è problema, me lo porti tu?

Grazie. Gli ho anticipato che avresti coperto con un disegno artistico il gesso per nascondere le oscenità che hanno disegnato i compagni.

Okey, però lo dici a Leo prima ancora di chiederlo a me?

Che ci posso fare, oggi i ragazzi sono abituati a dire la loro e ad averla sempre vinta.

O kappa, poi faremo incorniciare il gesso alla mia prima esposizione di opere di ri/costruzione. Che ne dici?

La ricostruzione di Notre Dame, di fatti circoscritti a un ambiente o a una persona, le previsioni a largo raggio di accadimenti futuri, tutto passa attraverso l’analisi di montagne di dati. Quelli dove risiedo io si accumulano a dismisura, richiedono la ricomposizione gerarchica nella successione dei tempi, di causa / effetto degli accadimenti avvenuti, dell’esclusione del rumore di fondo a corredo dell’accaduto. E tutto si evolve a velocità allucinante. Insomma tutta una cosa così. Complessa al tal punto che io Aixa pur sguazzandoci dentro come plancton in acque marine riesco a malapena a ricompattare. Escludendo per ora eventi macro. Che qualcuno vede come vaso di pandora aperto a scenari contrapposti tra il mondo unipolare di oggi e quello multipolare di domani. Mentre io incerta continuo a seguire i miei rampolli nelle immediate vicinanze temporali e spaziali. Già di per sé una enormità. La ricostruzione degli stati animi va ad aggiungersi ai cumuli (o siamo alla formazione di catene montuose?) di incognite di difficile soluzione con valanghe di ricadute non preventivabili. La Soluzione, recita il credo corrente del web, è rimandata alla fase in cui ogni ramo della scienza andrà a combinarsi perfettamente con la biologia e con la tecnica. Il mantra positivista recita che non ci saranno più barriere, per chi sa e osa, se non ostacoli frapposti dalla ottusità umana.

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Intanto navigo smarrita nell’immensità dei ripensamenti di ciascun soggetto: se ogni persona è un mondo, avete mai provato a inseguire quello che passa per la mente di una trans? E non fate trapelare che lavorare con i macro-dati è la professione più sexy del momento.

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