[co·mu·ni·ca·zió·ne]
Tutti comunichiamo. Lo facciamo in modo istintivo, fin dal primo vagito, tramite il pianto, i gesti, i silenzi. Eppure non tutti sappiamo farlo in modo opportuno.
Da decenni ormai la comunicazione è, nelle sue varie sfaccettature, al centro di studi e dibattiti: occorre saper comunicare in ambito aziendale, famigliare, interculturale. In quanto traduttrice, quest’ultimo è di certo l’ambito che più mi affascina e mi tocca da vicino, ed è su questo - ma non solo - che vorrei soffermarmi.
🍒🍒DISORIENTATI E IN FUGA NEL METAVERSO
La comunicazione non si limita all’aspetto verbale, bensì lo oltrepassa e completa con numerosi altri canali. Trasmettere un messaggio nel modo giusto è un’operazione che diamo quotidianamente per scontata, ma che è in realtà estremamente delicata; ciò ha una valenza maggiore quando il messaggio deve travalicare uno o più confini socio-culturali.
L’essere umano è intrinsecamente egocentrico: i nostri pensieri e sensazioni ricadono, in modo naturale, per la maggior parte su noi stessi. È proprio questo atteggiamento a impedirci di comunicare in modo proficuo e di instaurare un rapporto positivo con il nostro interlocutore.
OLTREPASSA CON NOI
Se imparassimo a distogliere lo sguardo dal nostro ombelico e a rivolgerlo verso chi abbiamo di fronte o, sempre più spesso oggi, dall’altra parte dello schermo, ci accorgeremmo che la persona con cui stiamo comunicando non condivide la nostra stessa visione della realtà.
Ognuno di noi è unico e la parte di mondo in cui siamo cresciuti gioca un ruolo cruciale nel plasmare il nostro modo di vedere le cose. Conoscere la lingua dell’altro rappresenta senza dubbio un valido strumento per abbattere le barriere culturali, ma occorre anche imparare ad ascoltare in modo attivo, flessibile e col cuore aperto. Solo allora riusciremo, forse, a trovare un punto di contatto, un terreno condiviso con chi ci sta di fronte, una base da cui partire per costruire insieme una comunicazione efficace.
"La comunicazione parte non dalla bocca che parla ma dall’orecchio che ascolta." (Anonimo)
"C’è il boom della comunicazione: tutti a comunicare che stanno comunicando." (Altan)
Il mio invito è cercare di svolgere questo esercizio quotidianamente, con le persone che condividono i nostri spazi in casa e con quelle che ogni giorno incontriamo e che rappresentano una fonte di arricchimento (immateriale) reciproco. Proviamo ad aprirci all’altro, a non concentrarci solo su ciò che sentiamo, ma a cercare di capire davvero ciò che il nostro interlocutore ci sta comunicando, anche senza parole.
Impariamo ad ascoltare e solo allora potremo davvero comunicare.
Autrice
Mi chiamo Giulia Lucania e sono una traduttrice: uso le parole e le lingue per lavoro e per passione.
Sono nata a Palermo, ma negli ultimi anni ho vissuto tra Venezia, Trieste e Beirut e attendo impaziente il momento in cui potrò tornare a esplorare il mondo.
Garantire una comunicazione efficace è ciò che più mi sta a cuore ed è per questo che ho scelto di fare il mio mestiere. Dare il mio contributo a OLTREPASSARE è un altro modo per facilitare la comunicazione e andare al di là del significato superficiale delle parole.