CURA [2]

01 Gennaio 2022 Etica e tecnologia
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Cura s. f. [lat. Cūra].
Interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività. (treccani.it)

[cù·ra]  

In psicoanalisi l'oggetto è la persona o la cosa con cui siamo in relazione, si parla infatti di relazioni oggettuali.

La cura intesa come relazione assume in questa accezione un doppio significato. Il termine indica per prima cosa la cura nel suo saper diventare mezzo di “guarigione”: l'amore, ad esempio, ha una forte valenza terapeutica in grado di farci superare difficoltà e malesseri interiori.

Chi è innamorato sta bene e si inquieta molto difficilmente, chi ama vive uno stato equilibrato dell'anima. E per innamorato non intendo solo riferirmi all'amore di coppia, ma all'innamoramento per tutte le vicende della nostra vita: l'amore per il lavoro, per la politica, per la cultura.

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Seguendo una visione platonica dell'amore possiamo far diventare cura ciò che Eros divino, l'amore come fonte di vita originaria, ci trasmette con la sua potenza cosmica.

Poi il termine dice che dobbiamo averne cura anche nel significato di proteggere l'amore come un oggetto prezioso: nessuno bistratterebbe un diamante di cento carati, giusto?

Questa attenzione alla cura del sentimento più importante della nostra vita deve partire dall'infanzia. Un percorso lento ma inarrestabile, in parte utopico e allo stesso tempo raggiungibile a patto di impegnarci tutti ogni giorno.

Prima di curare e di aver curo di un oggetto è indispensabile stare bene con se stessi. La cura è, infatti, prima di tutto cura di sé, è opportuno cercare la serenità interiore culminante con alcuni momenti di felicità.

Felicità, questa meravigliosa parola di cui dimentichiamo troppo spesso il vero significato.

Felice deriva dal latino felix ed ha la stessa radice di fecundus, fertile; chi è felice prova soddisfazione, appagamento e serenità per le cose della propria vita, per la propria fertilità.

Nessuno è del tutto appagato da ciò che possiede durante l’esistenza, l’essere umano è alla continua ri-cerca, percepisce l’afflato interiore a non fermarsi ma a proseguire.

E questa è cosa buona: guardare avanti è migliorare, è progredire, ma non può diventare una fissazione che dimentica il presente.

Per essere felici non si può sottovalutare ciò che già si possiede, altrimenti si diventa prede di un’ansia senza fine e la felicità non la incontreremo mai.

Felice è chi si accontenta, felice è chi è fecondo, forse per questo chi è madre prova la felicità più grande mettendo al mondo e apprezzando il suo bambino al di là di come è, di come appare.

Ma la fecondità anche qui va oltre la maternità, fecondo è chi mette al mondo un'idea, un progetto...chi ne ha cura.

Autrice

Maria Giovanna Farina

Pioniera in Italia della consulenza filosofica, crea nel 2001 a Milano Heuristic Institution da cui nasce il metodo Euristica e Istituzioni. Con l'uso pratico della Filosofia ispirato alla tecnica del dialogo di Socrate, ha costruito un metodo per comprendere e aiutare adulti e bambini a superare i disagi esistenziali. Attraverso le tecniche già esistenti e la continua ricerca di nuove metodologie nel campo delle scienze umane, persegue una maggiore conoscenza del Sé, dell'Altro e delle discipline interessate ai rapporti interpersonali.

Chi è il filosofo? È colui che studia, ricerca e sperimenta i principi generali delle cose, ed in particolare i fondamenti della realtà, i modi e i metodi della conoscenza, i problemi e i valori connessi all'animo e all'agire dell'uomo in tutte le sue forme ed espressioni.

L'Euristica è arte e tecnica della ricerca filosofica e scientifica, studia i metodi per arrivare ad uno scopo, le Istituzioni sono il complesso delle nozioni principali di una disciplina. Impostare istituzioni di euristiche vuol dire lavorare per trovare il modo migliore per raggiungere obbiettivi.

Nella filosofia, madre di tutte le scienze, vive integro il patrimonio culturale ed emozionale utile all'uomo del nostro tempo per ri-trovare se stesso. Si tratta di un ri-trovare nel senso proprio di ri-trovarsi dopo essersi persi. Ludwig Binswanger (1881-1966) psichiatra e filosofo di ispirazione fenomenologica e fondatore dell'analisi esistenziale, disse che l'uomo è un essere-nel-mondo e come tale deve essere osservato in rapporto con gli altri.

L'uomo e le sue relazioni sono il mio oggetto di ricerca privilegiato perché là, in quel luogo, sono rintracciabili le sfasature e le distorsioni della comunicazione umana. L'analisi e l'interpretazione di queste discordanze ci dà la possibilità di ritrovare quell'armonia interiore grazie alla quale è possibile recuperare il proprio essere autentico perché libero da pregiudizi, incomprensioni e idee confuse.

 

 

 

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