OLTREPASSARE /

IMMAGINAZIONE [1]

IMMAGINAZIONE [1]

01 Gennaio 2022 Etica e tecnologia
Etica e tecnologia
Etica e tecnologia
share
facoltà dell’intelletto di creare o rappresentare liberamente immagini reali o fantastiche; fantasia: avere un’immaginazione vivace, ricca, avere scarsa immaginazione, stimolare l’immaginazione, persona completamente priva di immaginazione; opera di immaginazione, opera artistica, spec. narrativa, di pura fantasia. La mente stessa in quanto immagina: queste cose esistono solo nella sua immaginazione. L’immaginare, il fantasticare: abbandonarsi all’immaginazione. La cosa che si immagina: è una sua immaginazione (Dizionario etimologico Tullio De Mauro)

[im·ma·gi·na·zió·ne]

... ovvero fantasia: ho incontrato questo accostamento numerose volte durante le ricerche svolte venti e più anni fa sul potere di dare forma e aspetto al feto attribuito all’immaginazione materna durante la fecondazione e la gravidanza. Sinonimi apparenti che possiamo provare a distinguere. 

Immaginazione, da immaginare che è prossimo a mimaginare e rivela la sua ascendenza nel verbo greco miméomai, che significa imitare, dal quale derivano mimica, mimesi, mimetica, mimosa, e il greco moderno maimou, scimmia. Immaginare è riprodurre nella mente qualcosa che è stato visto, qualcosa che esiste o è esistito nella realtà esperita.

Fantasia, proviene dal latino phantàsia, derivato dal verbo greco pháino, mettere in luce, apparire e fare apparire, legato a pháo, manifesto, annuncio, dico, e da qui phané, splendore, dal quale viene fama. 

La fantasia ha a che fare con l’apparenza, ciò che appare (e non per questo ha corpo o realtà, come non l’ha un fantasma).

Figurarsi di prendere un tè con un amico lontano è immaginazione, qualcosa possibile nella realtà, che ha un fondamento o che attinge a elementi (il tè, l’amico) noti. Figurarsi di andare a fare merenda con il presidente degli Stati Uniti è pura fantasia: esiste la merenda ed esiste il presidente degli Stati Uniti, ma la situazione figurata non ha fondamento reale perché non ci sono i presupposti per i quali possa verificarsi, non c’è contatto con la realtà. Posso immaginare di prendere un aereo e volare fino in Mongolia; ma figurarmi di uscire da una finestra del 17° piano di un grattacielo, aprire le braccia e volare è solo fantasia.

Nel nostro tempo la fantasia prevarica l’immaginazione; lo spazio della virtualità imita grottescamente la realtà e la riempie di fantasticherie, di draghi e vapori di delirio, come in un Ottocento di fantasmi; il fantasy, come genere letterario, ha preso il posto della fantascienza, straordinariamente ricca nella seconda metà dello scorso secolo, tanto nel cinema come nella letteratura, e ora prodotto di nicchia quasi fuori moda, come il futuro.

 

Autore

Massimo Angelini

Zappa le parole per coltivare idee, storico della cultura, editore, ruralista e fabbricante di lunari.
  • laureato in Filosofia e in Storia (moderna) presso l’Università di Genova; dottore di ricerca in Storia urbana e rurale presso Università di Perugia
  • autore di ricerche e scritti dedicati alla storia delle mentalità, ai processi di formazione delle comunità locali fra antico regime ed età contemporanea, alla tradizione rurale, alla cultura della biodiversità, al sacro e alla dimensione dei simboli
  • stato presidente dell’associazione Consorzio della Quarantina per la terra e la cultura rurale, e coordinatore nazionale della Rete Semi Rurali,
  • stato collaboratore della cattedra di Storia del Pensiero Scientifico dell’Università di Genova e cultore della materia in Storia della Scienza e delle Tecniche
  • compilatore del Bugiardino: annuale almanacco rurale e sapienziale delle terre liguri
  • direttore editoriale della casa editrice Pentàgora: ed è questa, oggi, l’attività che impegna la maggior parte del giorno e delle energie
  • contento di come ho vissuto, curioso per quello che mi riserva il tempo che resta.

Amo leggere Pavel A. Florenskij, Ivan Illich, Giuseppe Lisi, Marko I. Rupnik, (san) Paolo di Tarso, Walt Withman, Christos Yannaras. La teologia ortodossa mi tocca corde profonde, mi fa sentire a casa.

Oggi, nel mio secondo tempo, mi dedico soprattutto allo studio e alla riflessione su questioni di spiritualità e antropologia filosofica.

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database