TECNORAPIDO

02 Aprile 2021 Etica e tecnologia
Etica e tecnologia
Etica e tecnologia
share
tecnorapido - Tecnorapidi è un neologismo coniato da Carlo Mazzucchelli per descrivere le generazioni di nativi digitali che sono cresciute a merendine, Internet e social network. Insieme ai genitori Tecnovigili sono i protagonisti di un suo e-book: Genitori tecnovigili per ragazzi tecnorapidi - Come mettere al sicuro i propri figli dai rischi della tecnologia moderna.

[tec-no-ra-pi-di] 

 

Come nativi digitali i tecnorapidi sono persone giovani (Generazione Y, Z, Millennial, ecc.) cresciute a diretto contatto da sempre con le tecnologie digitali (Internet, computer, videogiochi, dispositivi, piattaforme social e applicazioni mobili, realtà virtuale, media sociali). Sono stati a contatto con questa realtà tecnologica da quando sono nati, acquisendo nel tempo nuove abilità mentali, cognitive e adottando nuovi comportamenti e nuove abitudini.

OLTREPASSA CON NOI
➡️ Linkedin ➡️ Facebook 
➡️ instagram ➡️ twitter

Prendendo a prestito la definizione di nativi digitali fatta da Marc Prensky, i tecnorapidi sono nativi digitali che hanno grande dimestichezza con le tecnologie e le praticano senza se e senza ma.

Sono ragazzi e ragazze sempre connessi e interconnessi, abituati a ricevere e trasmettere informazioni in tempi molto rapidi. Sono abituati al multitasking e all'elaborazione parallela di informazioni utili a attività che vengono svolte contemporaneamente, anche grazie ad una sviluppata capacità prensile e tattile nell'interagire con un dispositivo tecnologico. Un dispositivo diventato un'estensione fisica del corpo così come la connessione è un'estensione cognitiva e percettiva della mente. Preferiscono la comunicazione grafica e visuale, solo a seguire quella testuale e lineare. L'accesso all'informazione attraverso un dispositivo non è quasi mai predefinito o programmato ma avviene in modalità casuali, sulla spinta di impulsi e situazioni dettate da azioni intraprese da altre persone o da iniziative di comunicazione.

I tecnorapidi sono perfettamente a loro agio quando sono connessi alla Rete e interconnessi con i loro pari.

Se rinchiusi in una classe, faticano a sopportare di essere disconnessi e senza contatto reale con chi in classe non c'è. Odiano i professori che impediscono loro di tenere il dispositivo mobile acceso ma sono abilissimi e rapidissimi nell'usarlo a dispetto delle richieste di insegnanti che loro ritengono incapaci di comprendere le esigenze del mondo digitale e interconnesso.

“Gli adolescenti evitano di fare telefonate, per paura di rivelare troppo, preferiscono mandare un SMS o usare WhatsApp che parlare. [..] Gli adolescenti sono attratti dalla comunione tecnologica: parlano facilmente di robot che sarebbero compagni sicuri e affidabili. […] Dopo una serata di dialoghi tra avatar in un gioco in rete, in un certo momento sentiamo di avere una vita sociale piena, e nel momento successivo [quando spegniamo il gioco] ci sentiamo stranamente isolati, in una debole complicità con degli sconosciuti.” - Sherry Turkle, Insieme ma soli

Al contrario dei loro insegnanti, spesso immigrati digitali e molto lenti nell'uso della tecnologia, i tecnorapidi hanno bisogno di gratificazioni continue e conferme istantanee sulle loro azioni.Ricercano le une e le altre in Rete e dai loro contatti sui social network o tramite messaggi WhatsApp e cinguettii.

Amano il gioco digitale, meno il lavoro o lo studio. Se obbligati sono però efficienti, veloci e capaci di trarre il meglio dalle tecnologie disposnibili e dai prodotti di cui dispongono.

Non solo per copiare, durante un esame o un compito in classe, ma anche per raccogliere informazioni, organizzarle, rielaborarle in maniera creativa e produrre nuovi elaborati e nuova conoscenza.

I tecnorapidi si manifestano in ogni luogo e rappresentano il fenomeno più interessante e vistoso degli anni tecnologici che stiamo vivendo.

La loro rapidità emula quella della tecnologia nel suo continuo evolvere e innovarsi. La loro dimestichezza con le nuove tecnologie non è casuale ma il prodotto di un percorso che dura da decenni e che ha visto l'affermarsi di tecnologie create dall'uomo come il personal computer e il dispositivo mobile, Internet e il Web, i nuovi media e i social network, SMS, Messenger e WhatsApp, i videogame, gli strumenti per le video-conferenze online come Skype, le LIM e le smartboard scolastiche, le APP e le soluzioni tecnologiche indossabili. Grazie alla loro dimestichezza con la tecnologia sono abili nel navigare rapidamente e in modo efficace nel vasto mondo della rete e della conoscenza. Un mondo che ieri era relegato nei libri, nelle biblioteche e in circoli chiusi, e oggi è vissuto online, facilmente accessibile e sempre più ricco, globale e distribuito.

I tecnorapidi sono veloci anche nella loro veste di consumatori.

Sono rapidi nei loro processi di acquisto, celeri nell'abbandonare un marchio e sostituirlo con un altro, superveloci nell'aggiornare le loro APP o nel passare a nuove applicazioni (ad esempio WhatsApp che ha reso obsoleto l'SMS), solerti nel suggerire ai loro pari di fare scelte simili, e svelti a entrare in possesso di nuove tecnologie per primeggiare (un esempio le code davanti ai negozi Apple per l'acquisto del nuovo iPhone), garantirsi uno status sociale e coltivare i loro stili di vita 

La propensione dei tecnorapidi all'esposizione e all'esibizione è molto legata al loro essere tecnologici.

La loro identità è costruita attraverso sperimentazioni e momenti di vita (di verità) di tipo tecnologico. E' grazie ai social network e alla vita online che riescono a dare forma estetica e identitaria al loro 'se''. Lo fanno usando linguaggi nuovi e ricorrendo a codici imposti dalla frequentazione di tribù o reti sociali di cui fanno parte. Queste realtà sociali hanno sostituito per i tecnorapidi genitori, famiglie, insegnanti e adulti. Non hanno bisogno di maestri di vita ma di empatia, gratificazione di gruppo e senso di appartenenza, che sperimentano grazie ai supporti tecnologici usati e condivisi con i loro pari.

CONSIGLIATO PER TE:

SCARTO

Grazie alla loro rapidità nell'utilizzo delle nuove tecnologie i tecnorapidi entrano facilmente in contatto con le marche e i loro marchi, ne subiscono il fascino, sperimentano nuove forme di marketing esperienziale e di realtà ludiche e si lasciano trascinare in azioni di consumo che possono diventare frenetiche e compulsive. I loro comportamenti possono apparire ai tecnoimmigrati come irrazionali ma in realtà sono sostenuti dal surplus cognitivo derivante da una abilità incredibile nell'assorbire nuove informazioni che vengono usate per scambi e condivisioni, per raccontarsi e per compiere delle scelte.

I tecnorapidi possono essere anche molto tecnostupidi e tecnomaleducati.

Lo diventano quando non si mostrano capaci di controllare la loro dipendenza dal mezzo tecnologico e lo utilizzano in contesti nei quali è vietato o il galateo suggerirebbe di non farlo. Ad esempio durante un concerto di musica classica o a teatro, durante un amplesso o in luoghi ritirati ma pubblici e condivisi come lo possono essere le toilette di un autogrill o di una palestra.

Autore

Carlo Mazzucchelli

Dirigente d'azienda, filosofo e tecnologo, Carlo Mazzucchelli è il fondatore di SoloTablet, un progetto dedicato a una riflessione critica sulla tecnologia.

Esperto di marketing, comunicazione e management, ha operato in ruoli manageriali e dirigenziali in aziende italiane e multinazionali.

Focalizzato da sempre sull'innovazione ha implementato numerosi programmi finalizzati al cambiamento, a incrementare l'efficacia dell'attività commerciale, il valore del capitale relazionale dell'azienda e la fidelizzazione della clientela, attraverso tecnologie all'avanguardia e approcci innovativi. Giornalista e storyteller, autore di 16 ebook, formatore, oratore in meeting, seminari e convegni.

È esperto di Internet, social networking, ambienti collaborativi in rete e strumenti di analisi delle reti sociali.

Autore di 20 libri sulla tecnologia (Collana Technovisions Delos Digital)

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database


Orefice

Società di sviluppo app per mobile android

Vai al profilo

MamoSoftware

Sviluppo software per passione. Ho realizzato il Gestionale AlfaDesk su piattaforma...

Vai al profilo

EiS Srl

Operiamo in ambito ICT come System Integrator presentando un’offerta costruita ad...

Vai al profilo

Mobijay

Produzione app per dispositivi mobili

Vai al profilo