I Chatbot sono recenti ma sono penetrati rapidamente in aziende e organizzazioni, già preparate a cogliere vantaggi e benefici dell’automazione e pronte a trarre vantaggio dalla loro eterogeneità applicativa e strumenti. I Chatbot possono essere impiegati da e su piattaforme diverse come SMS, posta elettronica, social media, APP e soluzioni software HR specifiche. Non tutti hanno bisogno di essere equipaggiati con software e algoritmi intelligenti per svolgere il loro lavoro, alcuni sono al contrario dotati di intelligenza e di capacità di apprendere, nessuno è oggi imputabile di puntare a sostituire essere umani nello svolgimento delle loro attività legate alla ricerca e selezione di personale.
Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!
Una ricerca e selezione che rimarrà appannaggio di esseri umani, in carne e ossa, ancora per lungo tempo ma è fatta da tante ripetitive attività che possono essere automatizzate e diventare un ambito di esplorazione e azione di macchine intelligenti ed efficienti. In quest’ottica i Chatbot sono assistenti personali il cui affiancamento e la cui collaborazione dovrebbero essere ricercati e apprezzati.
In un mercato sempre più dinamico e frammentato, precario e instabile, i frequenti colloqui di lavoro, l’analisi dei dati per la valutazioni e la selezione delle competenze che soddisfano i requisiti di una ricerca sono tutte attività time consuming, noiose, ripetitive e anche costose. Gli operatori di questo mercato sono da sempre alla ricerca di strumenti e modalità operative che permettano loro di concentrarsi su attività più gratificanti e motivanti sia intellettualmente sia umanamente. Le nuove tecnologie di AI offrono loro la possibilità di realizzare i loro desideri, demandando alle macchine i compiti routinari per occuparsi della ricerca di talenti e professionisti con le capacità e abilità potenziali utili a soddisfare i committenti della ricerca.
I nuovi strumenti tecnologici non servono soltanto ad automatizzare le fasi di selezione ma anche a renderle più produttive ed efficaci. Il colloquio di lavoro tradizionale ha perso molto del suo valore come strumento di selezione e può diventare persino un ostacolo alla comprensione delle informazioni che servono per le scelte che accompagnano l’intero processo di selezione. Durante l’intervista tradizionale è difficile valutare in modo adeguato le cosiddette soft skill dei candidati. Le macchine tecnologiche disponibili oggi possono al contrario essere in grado di comprendere meglio informazioni e potenzialità, attitudini e propensione al lavoro di gruppo e in organizzazioni complesse. Le macchine riescono a fare questo grazie alla grande quantità di dati e numeri a cui hanno accesso, alla velocità con cui sono in grado di elaborarli e analizzarli per prendere decisioni, e alle loro capacità predittive. Tutto ciò è possibile anche con approcci tradizionali ma costa più tempo, più denari e più fatica e non garantisce la stessa produttività ed efficienza.
Non è un caso quindi che oggi un numero crescente di dipartimenti delle risorse umane e società del personale così come cacciatori di teste abbiano deciso di sperimentare soluzioni di intelligenza artificiale dando avvio a una trasformazione destinata a rivoluzionare il mercato della ricerca di personale. Queste soluzioni sono già numerose, tutte promettono la raccolta rapida di informazioni e la loro analisi con lo scopo di accelerare i tempi della selezione e ridurre i costi. Nonostante il timore di molti operatori e addetti alla selezione HR per la perdita del loro posto di lavoro i nuovi strumenti tecnologici sono destinati a diffondersi e a penetrare in modo pervasivo l’intero mercato dal lavoro. Non solo le realtà specializzate nella ricerca di personale ma anche aziende e organizzazioni.