Stupidità, è un viaggio tra accezioni, una parola che dondola, una parola che si accosta ad un significato o ad un altro in base al lato del peso del dondolo.
Siamo tutti stupidi che si stupiscono della stupidità altrui, in cui l'intelligenza propria diventa medaglia unifacciale, l'altro lato una superficie liscia, senza rilievo, una tabula rasa, priva di asperità.
Ma i contorni possono essere disegnati nei tempi, e le sporgenze prenderanno posto alle levigature.
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Ma perché puntiamo il dito verso l'esterno?
Forse perché nella piramide di Maslow gli altri avranno sempre i piani bassi, ma il pinnacolo a chi apparterrà?
Credere stupidi gli altri è ardere una realtà non razionale, data dalla superiorità in cui si affonda.
Coincidere con circoncidere, cicoscrivendo la sagoma dello stupore reduce della stupidità.
🍒🍒DISORIENTATI E IN FUGA NEL METAVERSO
Viene così architettato un infante in cui il viaggio sarà l'oscuro pellegrinaggio verso l'attesa dello stupore di sé, con lo stigma della stupidità che le farà da gemello.
E così le credenze crollano, e le insicurezze si innalzano.
Stupito o stupido?
La ragione data dall'autuposizionamento sarà il crepuscolo di ciò che porta in grembo la stupidità di credere stupidi coloro che stanno aldilà del castello costruito in cui gli altri sono solo pedine.
Ma se la costruzione crolla?
Rimane il recinto.
Autrice
Nata a Scutari, città al nord dell'Albania.
Sono una psicologa, e attualmente lavoro presso una RSA a Genova dove mi occupo di Alzheimer.
Con la passione della scrittura ho sempre cercato di approfondire i miei interessi e portare a tutti contenuti attuali e interessanti, legati anche ma non solo alla psicologia e alla ricerca scientifica.
Sono impegnata in attività di content writer, web journalist, traduttrice ed interprete.
Le mie attuali aree di interesse e di esplorazione sono le neuroscienze, il disegno, la domotica, la fotografia, intelligenza artificiale, e ogni area legata alla psicologia.