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Robot domestici in marcia (en marche, anche senza gilet gialli)

Robot domestici in marcia (en marche, anche senza gilet gialli)

09 Gennaio 2019 Redazione SoloTablet
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Ci vorrà tempo prima che varchino la soglia delle case, ma sono in viaggio da tempo. Le loro destinazioni sono diverse così come lo saranno le destinazioni d’uso. Non sono partiti da un solo posto come ha fatto l’homo sapiens e sanno sfruttare al meglio la globalizzazione per arrivare ovunque. Per ora offrono servizi specializzati ma il loro DNA algoritmico li ha attrezzati per una evoluzione rapida e sorprendente.

Il futuro prossimo venturo sarà abitato da robot e droni. I primi abiteranno le nostre case, i secondi dopo aver dominato la logistica diventeranno pervasivi come cavallette. Scenari al momento futuribili ma reali e in avvicinamento. Anche secondo l’opinione di IDC che da tempo osserva il mercato tecnologico per individuare i trend emergenti che daranno forma al futuro.

Robot e droni negli ultimi anni hanno continuato la loro corsa evolutiva e la loro penetrazione in vari ambiti industriali. La crescita certificata da IDC è stata a due cifre ed è destinata negli anni a venire a confermarsi come tra le più interessanti del mercato delle innovazioni tecnologiche.

I robot stanno diventando più intelligenti, più sicuri e affidabili, più attrezzati e capaci di soddisfare bisogni, più semplici da impiegare e sempre connessi digitalmente in modo da integrarsi più facilmente con altre componenti tecnologiche e organizzative, compresi quelle umane. Sono diventati parte importante della trasformazione digitale delle aziende ma anche della società. In azienda favoriscono l’automazione integrandosi con le infrastrutture IT e nelle varie tipologie di Reti degli oggetti. Nella società stanno proponendosi in mille forme e modi come assistenti personali, robot di casa e molto altro. In azienda favoriscono agilità ed efficienza produttiva, in casa fanno compagnia, spazzano, chiacchierano e insegnano.

Grazie all’intelligenza artificiale e alle macchine capaci di apprendere l’automazione industriale è un processo ben avviato e non più interrompibile. Il 2019 potrebbe però essere ricordato come l’anno dell’inizio di una evoluzione diversa, quella dei robot di casa. Robot venduti al consumo come una qualsiasi stampante o lavatrice, esposti sugli scaffali virtuali o fisici dei punti vendita e restituibili nel caso i loro servizi non coincidessero con le promesse marketing di chi li ha prodotti.

Fino a oggi questo tipo di mercato ha mostrato una adozione lenta di questa tipologia di prodotti, con alcune eccezioni per robottini di casa non propriamente intelligenti. In pochi anni i robot al consumo potrebbero però diventare pervasivi come lo sono stati gli smartphone. Unitamente ai droni che popoleranno i cieli fuori casa e animeranno i giardini di chi li ha.

A oggi i robot che conosciamo sono dispositivi costruiti per svolgere funzioni specializzate come ad esempio pulire i pavimenti di casa mentre i loro proprietari sono assenti. Sono robot aspirapolvere come iRobot o Roomba e numerosi altri, oggi impiegati anche per la pulizia di piscine o di giardini nei quali tagliano anche l’erba. Non propriamente intelligenti ma abili nello svolgere le loro mansioni e soprattutto accattivanti per il loro prezzo. Soprattutto primi esempi di una colonizzazione, trainata anche dal prezzo, appena iniziata e che in altri paesi, ad esempio il Giappone, sta introducendo nelle case private anche assistenti personali per l’accudimento dei neonati e degli anziani.

La colonizzazione appena avviata è già in grado di sfruttare altre tecnologie come APP e smartphone, assistenti personali come Alexa o Google Assistant con i quali possono condividere anche la possibilità do interagire vocalmente. Grazie alle APP si lasciano programmare e scrivere l’agenda dei lavori da compiere e producono report per illustrare i risultati da essi ottenuti.

L’integrazione dell’interfaccia vocale è sicuramente il passo evolutivo più importante che i nuovi Robot domestici stanno compiendo. Già oggi è sperimentata in/da robot pensati per l’educazione, la formazione e l’intrattenimento di bambini e adolescenti. Alcuni di questi robot, come quelli di Anki, hanno già raggiunto gli scaffali dei punti vendita. Sono in grado rispondere con la loro voce a domande e comandi ma anche di fornire informazioni rudimentali e semplici come quelle sul tempo o l’orario, oltre ad essere capaci di scattare una foto o giocare. Lo fanmno grazie alla loro intelligenza artificiale e alla capacità di apprendere che permette loro di diventare sempre più intelligenti quanto più a lungo stanno dentro casa. Il tutto per soli 250 dollari/euro!

Chi non ha ancora compreso che la vera rivoluzione incipiente è quella dell’intelligenza artificiale dovrebbe acquisire maggiori informazioni sui vari robot domestici già esistenti e operativi, a partire da Aibo, il robot di Sony già arrivato a varie fasi di evoluzione e in continua trasformazione. L’obiettivo di produttori come Sony è di creare robot sempre più personalizzati, efficienti ma anche capaci di capire i bisogni degli umani con cui coabitano per servirli meglio.

Al momento la domanda di questo tipo di prodotti tecnologici è minima. Perchè cresca dovranno passare ancora alcuni anni e soprattutto dovrà diffondersi una cultura diversa, più propensa a una interazione uomo-macchina capace di disturbare per la crescente capacità delle macchine di assomigliare agli esseri umani. Questa cultura ancora non c’è e forse non è un caso che molti produttori, pur avendo prodotti pronti per il mercato, non stanno spingendo per una loro diffusione rapida. Probabilmente il cavallo di Troia perfetto è l’assistente personale. Non ancora diffuso al di fuori di paesi come gli Stati Uniti, nella forma di Alexa e altri, permetterà a singoli individui e a famiglie di familiarizzare con le nuove tecnologie vocali e di intelligenza artificiale. La consuetudine a convivere con machine parlanti e intelligenti sarà il viatico perfetto per far crescere interesse e motivazioni all’acquisto.

Nel frattempo, a partire dal CES 2019, il mercato vedrà l’introduzione di un numero crescente e variegato di robot domestici che permetteranno ai cosiddetti early adopter di sperimentarne validità, utilità e reale intelligenza.

 

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